DISTANZA DA ATTACCO ARMATO [TO-MA] E METODOLOGIA DI DIFESA

Focus sulla distanza TO-MA e considerazioni sull’importanza sul metodo di allenamento nel Daito Ryu Aiki Jujutsu nella nostra scuola di Verona

Nello scorso articolo abbiamo approfondito un aspetto inerente la distanza CHIKA-MA, oggi invece vorrei focalizzarmi maggiormente sul TO-MA e sul metodo didattico che lega le varie tecniche a questa distanza.


INTRODUZIONE ALLE DISTANZE DEL DAITO RYU AIKI JUJUTSU
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L’unione dei termini TO (lama) e MA (distanza) definiscono  una distanza da attacco armato.
In quest’articolo però essa verrà intesa senza l’utilizzo di armi bianche, questa pratica nel Daito Ryu Aiki Jujutsu esiste e prende il nome di EMONO WAZA (tecniche di difesa da attacchi armati), ma che oggi non tratteremo.

Questa distanza risulta essere l’approccio ottimale per l’insegnamento ai principianti della pratica del Jujutsu in quanto:
È una distanza lunga, in cui UKE (colui che riceve) ha il tempo di reagire all’attacco di TORI e rispondere applicando una tecnica.
UKE ha la possibilità di studiare i movimenti del corpo (TAI SABAKI) per far defluire l’attacco, il quale essendo molto dinamico non può essere semplicemente bloccato in sicurezza come a distanze più brevi.

jujitsu verona provincia

COME METTERE IN CONDIZIONE LE VARIE TECNICHE IN DISTANZA TO MA

Sempre nell’ottica di mantenere l’efficacia e la realtà nella pratica marziale non è possibile avere per dieci tecniche possibili dieci risposte differenti, questo renderebbe tutto molto statico e molto più simile ad uno studio mnemonico di movimenti che a una vera arte di combattimento.

Nell’ Aiki Jujutsu scuola Daito ryu, e in generale nelle scuole di Jujutsu tradizionale (spesso chiamato anche Jujitsu), ci sono difese che meglio mettono in condizione particolari gruppi di tecniche, generati a partire da 5 tecniche base di seguito riportate:

KOTE GAESHI: rovesciare il poso;
HACHI MAWASHI: rotazione del capo;
SHIO NAGE: proiezione dei quattro angoli;
KOTE HINERI: avvitamento del polso;
ROBUSE TAOSHI: torcere e strappare il ramo.

Questi nomi descrivono, alcuni in maniera più diretta e alcuni in maniera più aulica, il punto o la modalità di applicazione delle varie tecniche.

Inoltre ciascuna di esse ha una modalità peculiare di essere messa in condizione sulla distanza TO-MA.

A titolo esemplificativo prendiamo in considerazione il KOTE GAESHI e HACHI MAWASHI.


RISPOSTA E TECNICA SU KOTE GAESHI: (bloccaggio superiore)

daito ryu aiki jujutsu verona provincia
https://youtu.be/7Qumrjwxs5g

RISPOSTA E TECNICA SU HACHI MAWASHI: (bloccaggio sulla testa)

daito ryu aiki jujutsu verona provincia
https://youtu.be/49zgBN3retECome si vede dalle immagini, due tecniche che vengono applicate una sul polso e una sulla testa hanno impostazioni che rispecchiano la loro successiva applicazione.

Ovviamente non è impossibile effettuare una tecnica qualsiasi utilizzando una reazione diversa o relativa ad un altro gruppo, certo che però l’esecuzione risulterebbe difficoltosa e non molto efficace.

Per esempio a partire da KOTE HINERI le tecniche che possono svilupparsi sono molteplici, ne riporto alcune a titolo informativo: ASHI KAKE, ASHI TORI OSHI TAOSHI, KOSHI NAGE, USHIRO HIKI OTOSHI e MAE HIKI OTOSHI.

Questa strategia quindi permette di imparare e allenare queste reazioni e di poterle applicare in differenti tecniche, aiutando l’allievo a razionalizzare maggiormente la pratica e quindi renderla più digeribile.

Da sottolineare che la pratica giapponese, anticamente, non veniva effettuata in questo modo.
Era d’uso comune scegliere “a caso” una tecnica, allenarla, e poi passare ad una successiva, spesso priva di collegamenti con la precedente.

Questo metodo di allenamento per noi occidentali, più “cartesiani” e meno inclini al “si fà così perché di sì” è più congeniale, se ne accorse infatti Mochizuki Minoru Sensei, a cui va la paternità di questo metodo oltre che alla diffusione del Daito Ryu in occidente.

Infatti una volta arrivato in Europa, dopo la seconda guerra mondiale, osservò la difficoltà dei suoi primi allievi di progredire senza un metodo così strutturato.

Questa pratica è risultata così comoda ed efficace che viene utilizzata ancora oggi praticamente inalterata nella nostra scuola.

Maestro Pietro Vaccari.
3°Dan Daito Ryu Aiki Jujutsu
2°Dan Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu
2°Dan Judo




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