Negli primi anni 90 viene promosso il regolamento del K1 Style, nato con lo stesso obiettivo della kick americana, creare un circuito dove qualsiasi praticante di qualsiasi disciplina di striking (Muay Thai, Kickboxing, Taekwondo, Boxe etc) potesse partecipare sottostando un regolamento più equo possibile.
Nato nel 1993 da Kazuyoshi Ishii, K1 fu la più famosa manifestazione di kickboxing al mondo creando un movimento cosi grande e diffuso che tuttora viene scambiata quasi a disciplina a se stante.
Atleti resi celebri da questo movimento furono Masato, Buakaw, Andy Souwer, Albert Kraus, Peter Aerts, Andy Hug, Ernesto Hoost, Remy Bonjasky e non ultimo: Campione del K1 Max 2009/2010 – categoria -70k – è Giorgio Petrosyan, portabandiera italiano, unico a vincere 2 volte di fila il torneo.
Nell’ultimo decennio
Il regolamento K1 style ha subito molte variazioni ma mano tornando verso una kickboxing più pura rispetto allo stile ibrido da cui è partito:
le trattenute sono state penalizzate, fase di clinch attivo limitato con una solo ginocchiata e presa solo inversa del collo – vietata la classica presa Thai.
Al contempo lo stile Olandese ha preso piede grazie ad atleti come Robin Van Roosemalen, domina una netta preferenza della parte pugilistica rispetto ai calci e con un footwork piu statico e in continua pressione verso l’avversario
I maggiori circuiti attuali (2018) sono: Glory Kickboxing , Kunlun Fight, Bellator Kickboxing
Kickboxing è una disciplina in continua evoluzione, sia attraverso nuovi regolamenti sia attraverso i suoi rappresentanti.
Vediamo cosa ci aspetta il futuro